Frate servita italiano. Compiuti gli studi di Teologia presso
l'università di Bologna (1600), gli venne assegnata la cattedra di
Teologia presso quell'ateneo, che mantenne fino al 1606. Quando scoppiò
la controversia tra Venezia e il Papato, Paolo Sarpi lo volle come suo
collaboratore. Fu tra i firmatari del
Trattato dell'interdetto e
succedette allo stesso Sarpi nella carica di consultore e teologo della
Repubblica di Venezia. Contrario al potere temporale del papa,
M.
mantenne strette relazioni con protestanti e gallicani, pur rimanendo fedele
alla confessione cristiana, e fu in contatto con alcuni fra i più
importanti eruditi e filosofi del tempo. Lasciò opere di carattere
polemico e una
Vita di P. Sarpi (1646) (Passirano, Brescia 1570 - Venezia
1654).